Natale con i bambini

Il Presepe di Emanulele Luzzati, esposto da anni nel periodo natalizio a Torino, mi incanta sempre, e me lo vado a rimirare ogni dicembre con la stessa attenzione, figura per figura: mi riporta all’infanzia, a quelle emozioni sospese che ad ogni Natale si rinnovavano nella mia casa. La nostalgia forte della mamma che nei giorni precedenti preparava squisiti ravioli in gran quantità, che spignattava dalla mattina della vigilia con entusiasmo; di papà che si aggirava per casa senza una precisa mansione, con le sorelle che per un paio di settimane trafficavano con presepi e palline colorate di fragile vetro soffiato (ogni anno almeno una finiva in frantumi); e io, l’ultima arrivata della truppa, ad osservare, toccare, ascoltare…E Gesù Bambino (molto in voga all’epoca) e Babbo Natale? Un misto di eccitazione e timore, va detto.

Quando sono diventata madre, il Natale ha significato tornare a immergermi anima e core nell’atmosfera di festa, dedicando tempo alla preparazione dell’ambiente, alla letterina a Babbo Natale dettata dalle piccine, alla scelta dei giocattoli, all’impacchettamento fioccuto e accattivante e poi all’osservazione dell’attesa negli occhi e nei gesti delle mie bimbe…

Racconti fantastici su slitte e renne, cieli nordici e sacchi giganteschi, camini intasati da Babbo Natale, apparizioni magiche di doni, il tutto condito con aggiunte dettate dalla loro fantasia, sguardo perso nel vuoto e pennarelli pronti per disegnare queste immagini astratte…fino alla scoperta che no, il Babbo non esiste, “ma io voglio ancora crederci per un pò”.

La meraviglia di guardarle correre verso l’albero addobbato, scartare i regali con gridolini di entusiasmo e iniziare a giocare: uno spettacolo! Ma questa ricorrenza è sempre stata ed è ancora occasione per compiere gesti di attenzione verso chi è meno fortunato, mettendo mano al portafogli e rinunciando volentieri a qualcosa per cause in cui si crede. Ora il Natale è momento in cui comunque ci si ritrova per stare insieme, per godere l’atmosfera domestica alla giornata e minuto per minuto, oziare sul divano, farsi ancora le coccole (ancora, sì!!!) e prepararsi spiritualmente ad un nuovo anno che arriva, in cui ognuno tornerà alle occupazioni abituali. Con un pensiero malinconico a chi non è più tra noi ma che sentiamo comunque vicino…

BUONE FESTEEEEE!!! : )

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