Nascere nell’acqua

Il parto in acqua può sembrare ad alcuni una forzatura, invece bisognerebbe assistere ad una nascita subacquea per provare la meraviglia di vedere il piccolo sgusciare dal ventre materno a labbra serrate e piano piano, aiutato con delicatezza, salire in superficie, uscire con la testolina e aprire gli occhi sul mondo, iniziando a respirare da solo e raramente piangendo…Se gli si lascia il tempo per farlo, il neonato si rilassa, le manine si raccolgono vicino alla testa e la sua postura torna quella che aveva nell’utero. Niente di così forzato, direi. Il parto nell’acqua può rappresentare un’opportunità, per la donna che lo desidera e si trova a proprio agio nel mezzo liquido (non per tutte è così), che le permette di ottenere un effetto rilassante e analgesico naturale. La ricerca ne ha dimostrato la sicurezza in gravidanze non complicate, a patto che si seguano protocolli ben precisi di gestione del travaglio/parto, senza improvvisazioni. Il personale di assistenza deve essere formato e competente, l’igiene assicurata e i passaggi assistenziali ben coordinati. Questa opzione è disponibile in vari centri ospedalieri ed è praticabile anche a domicilio, previa organizzazione dei materiali e degli spazi. Un recentissimo studio (*), pubblicato a cura della Cochrane Collaboration (il più autorevole gruppo internazionale di ricerca sull’efficacia degli interventi sanitari e la loro utilizzazione nella pratica clinica), di cui cito una sintesi, riporta le seguenti conclusioni:

Immersione in acqua durante travaglio e parto

Cluett ER, Burns E
Pubblicato online il 5 ottobre 2011

Lo studio è stato condotto su un totale di 3243 donne. L’immersione in acqua durante il primo stadio del travaglio (fase dilatante) riduce significativamente il ricorso all’analgesia farmacologica (epidurale/spinale), senza influire negativamente sulla durata del travaglio, l’incidenza di parti operativi o il benessere neonatale. L’immersione durante il secondo stadio (fase espulsiva) aumenta la soddisfazione materna riguardo all’esperienza vissuta.

(*) summaries.cochrane.org/CD000111/immersion-in-water-in-labour-and-birth

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