Preparare la nascita

Potrebbe sembrare che per partorire un figlio non occorra preparare un granchè, dal momento che i bambini continuano a nascere apparentemente senza grandi manovre preliminari…In realtà ogni cultura umana ha da sempre fatto ricorso a rituali propiziatori e interventi di sostegno alla donna in attesa; i profondi cambiamenti culturali che hanno interessato il mondo occidentale non hanno annullato la necessità di avere punti di riferimento e momenti di confronto in cui affrontare ansie, esprimere desideri, “prepararsi” all’arrivo di un neonato sia fisicamente che emotivamente. Un buon percorso di accompagnamento alla nascita, affiancato al monitoraggio attento della gravidanza, può davvero creare le condizioni per un parto con meno difficoltà, vissuto con partecipazione totale, riducendo la possibilità di traumi psicofisici sia per la mamma che per il bambino. Nella pratica, si tratta di ricevere informazioni corrette per imparare a conoscere il proprio corpo, i meccanismi del parto, i bisogni reali di una donna prima e dopo il parto, coinvolgendo in questo percorso anche il futuro padre, allenare il corpo in vista del lavoro che dovrà svolgere, apprendere tecniche di contenimento del dolore e molto altro. Ciò significa disporre del sostegno non soltanto della famiglia, ma anche di persone competenti e in grado di rendere più semplice e coinvolgente il passaggio dal bambino immaginato al bambino reale, spesso problematico. Tutte le ricerche svolte dimostrano l’efficacia di una preparazione al parto ben strutturata in termini di soddisfazione materna, riduzione dei parti cesarei e del ricorso all’analgesia farmacologica, aumento del successo dell’allattamento naturale e dell’adattamento postnatale sia della mamma che del neonato, con possibile forte influenza sul contenimento delle depressioni post parto. La scelta accurata e informata del luogo dove partorire completa i preparativi:  questo è il bagaglio importante per affrontare il viaggio straordinario verso la nascita, non certo l’ammasso esagerato di oggetti, prodotti chimici e capi di abbigliamento di un mega centro commerciale…

La gravidanza “ecologica”

Termine un tantino abusato, “ecologico” si presta a mistificazioni in ogni ambito. Di cosa vogliamo parlare quando ci riferiamo alla gravidanza? Della necessità che una donna e le persone che ruotano intorno a lei possano vivere con semplicità il percorso che conduce al parto,senza esami inutili, ecografie superflue, visite vaginali in numero esagerato e ansie conseguenti :le LINEE GUIDA approvate recentemente dal Ministero della Salute (consultabili sul sito:www.salute.gov.it alla voce “gravidanza fisiologica”), vanno nella direzione di garantire l’appropriatezza degli interventi nel monitoraggio della gravidanza che procede in maniera normale…Il pensiero di base è che una gravidanza non è una malattia, ma una condizione normale, appunto, nella vita di una donna, che a volte richiede una sorveglianza più stretta, ma nella maggior parte dei casi necessita solamente di un numero limitato di controlli, di informazioni corrette e di tanto sostegno emotivo. I corsi pre parto permettono alle future mamme di prepararsi sul piano fisico ed emozionale, per vivere un’esperienza intensa, dove possano esprimere la propria capacità di scegliere, la propria energia e riportare il minor numero di danni sia nel corpo che nella mente.