La pubertà maschile

Al pari della pubertà femminile, quella maschile sembra essere scomparsa dal lessico comune, eppure un bambino transita con vigore e intensità fisica ed emozionale verso l’età adulta passando proprio da questa “strettoia”, in cui si canalizzano gli sconvolgimenti che in pochi anni ne trasformano le fattezze, spesso disorientando loro stessi, con la finalità di renderli adatti alla riproduzione.

Anche nei maschi, i primi segni di pubertà possono comparire con estrema variabilità anche se con ritardo rispetto alle femmine: dai 9 ai 13 anni circa, mediamente intorno agli 11-12, ma per capire quanto possa essere diverso il percorso basta pensare alla grande differenza di sviluppo staturale e muscolare osservabile in una classe di prima media; elementi quali l’etnia di appartenenza, il clima, l’alimentazione, le abitudini di vita, fattori genetici possono influenzare in maniera consistente tappe e durata dello sviluppo.

Alla base del fenomeno, l’attivazione di organi e apparati ad opera di sostanze chimiche potenti, gli ormoni sessuali maschili. Il primo segno evidente è la crescita dei testicoli (a volte accompagnato da dolenzia), il cui aumento stimola a sua volta anche la crescita del pene e degli organi accessori interni (prostata, etc), fino ad arrivare all’eiaculazione, cioè l’emissione di sperma contenente spermatozoi, elementi fecondanti. Caratteristiche di questa fase iniziale sono le cosiddette polluzioni notturne, emissioni involontarie di liquido durante il sonno, che possono già verificarsi a 9-10 anni (prima che inizi la produzione spermatica).

L’attivazione dei bulbi piliferi produce la comparsa di peluria alla base del pene, che col tempo si infittisce e si estende alle ascelle e al torace; stesso fenomeno compare anche sul labbro superiore e sul mento, iniziando a “disegnare” barba e baffi; i lineamenti del viso si fanno più marcati per via dello sviluppo scheletrico peculiare del maschio.
Anche le ghiandole sudoripare si attivano, mutando l’odore del corpo ( e ben lo avvertono le madri quando aprono il potabiancheria… : ). L’ispessimento delle corde vocali produce un cambio di tonalità della voce, che diventa meno acuta.

Il fisico inizia a farsi più massiccio, con incremento della massa e della forza muscolare, ma nell’insieme i fenomeni di maturazione genitale si svolgono in un arco di tempo che può andare da uno a tre-quattro anni, in cui lo sperma si arricchisce progressivamente di spermatozoi.

In questo periodo può comparire anche un lieve rigonfiamento mammario, che scompare in seguito. Struttura scheletrica e muscolare subiscono trasformazioni profonde e caratteristiche del sesso maschile.

Gli spermatozoi, a differenza delle uova femminili, si formano in continuazione nei testicoli per tutta la vita, pur se in numero variabile (massimo tra 20 e 25 anni), per poi decrescere con il trascorrere del tempo. L’intero processo che porta alla maturazione di uno spermatozoo dura circa 70 giorni, ma nel testicolo sono contemporaneamente presenti gli spermatozoi in tutti gli stadi di crescita, per cui un uomo è sempre fertile: un dialogo aperto tra genitori e ragazzo è fondamentale per renderlo consapevole delle sue potenzialità, fin dall’infanzia, e preservarlo da esperienze che possono cambiare il corso della sua esistenza (gravidanze indesiderate della compagna, malattie a trasmissione sessuale).

Le delicate strutture dell’apparato genitale maschile sono particolarmente sensibili all’azione di sostanze quali alcool, droghe, fumo di sigaretta, che possono danneggiare sia la qualità che la quantità di spermatozoi prodotti. Il fumo inoltre, riduce il calibro dei vasi sanguigni e altera ben presto la normale erezione del pene. I ragazzi che praticano sport devono essere messi in guardia rispetto alle sostanze anabolizzanti, che potrebbero allettarli per aumentare la massa muscolare ma causare gravi danni a vari livelli. Pantaloni e slip molto aderenti possono produrre irritazioni da sfregamento ai testicoli e aumentarne la temperatura, danneggiandoli.

Già durante lo sviluppo nell’utero materno le strutture corporee del bambino possono subire danni consistenti legati all’azione di sostanze tossiche ambientali, purtroppo spesso inevitabili, o introdotte dalla madre (alimenti poco sani, fumo, alcool, droghe). E’ di fondamentale importanza evitare il più possibile di aggravare la tossicità dell’organismo della mamma, perchè attraverso la placenta passano pressochè tutte le sostanze chimiche.

I maschi tendono a diventare più introversi rispetto alle ragazze, e ad allontanarsi maggiormente dalla figura materna, rifiutando frequentemente con vigore quel contatto fisico che fino a poco tempo prima mostravano invece di apprezzare…ma questo momento così carico di emotività può aprire la strada a complicità nuove, a dialoghi mai intessuti, a nuovi modi di stare insieme, nel rispetto del bambino che sta viaggiando veloce verso l’uomo.

Per approfondire:

https://intornoallanascita.com/2012/04/04/dal-neonato-alluomo-la-salute-al-maschile/

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