Difficilmente si pensa a collegare tra loro le varie fasi della vita femminile, quando si parla di salute in senso allargato. Eppure la relazione tra stato di benessere psicofisico ed eventi dell’esistenza, dai più semplici ai più complessi, è strettissima, benchè ancora poco indagata; la cosiddetta “medicina di genere”, una disciplina che ha iniziato a muovere i suoi passi negli anni ’80 del secolo scorso, ha messo finalmente a fuoco l’importanza di distinguere tra uomo e donna quando si parla di salute, perchè se è vero che entrambi appartengono al genere umano, è altrettanto evidente che sono assai differenti riguardo all’anatomia, al funzionamento degli organi, al modo di ammalarsi, di reagire alla malattia e persino alle cure mediche. A complicare le cose, le differenze sociali, economiche, culturali e ambientali, che non soltanto possono essere enormi, ma penalizzare prevalentemente le donne addirittura ancora prima di nascere: si calcola che in India gli aborti selettivi di embrioni femmina siano almeno 500.000 all’anno, e la pratica è diffusa in tutta l’area asiatica…Tenere conto di questi fattori ci permette una riflessione: la salute di una donna dipende in larga misura dalle condizioni in cui inizia la sua esistenza, dal momento della fecondazione di un ovulo vissuto in un organismo che è stato esposto a tutti i fattori prima elencati in poi. Dobbiamo essere consapevoli che le piccole uova contenute nelle ovaie di una neonata saranno l’elemento fondante di una nuova vita, quando si uniranno ad uno spermatozoo. Capire la portata di questo ragionamento significa rivolgere attenzioni particolari all’ambiente in cui la bimba cresce, a partire dalla gravidanza per continuare con l’alimentazione al seno, la risposta sollecita e affettuosa ai suoi bisogni emotivi, l’uso di prodotti naturali per l’igiene, la scelta di cibi semplici, naturali, senza conservanti e coloranti, l’educazione all’ascolto del corpo, il dialogo continuo ed equilibrato sugli effetti nefasti di fumo, alcool e droghe, una buona informazione contraccettiva, senza trascurare l’educazione alla cura delle relazioni affettive e sessuali rispettosa di sè e dell’altro e l’abitudine a guardare lontano, coltivando progetti di vita e cercando di realizzarli con impegno e passione. Ora sappiamo con certezza che l’ambiente in cui si vive influenza il funzionamento del corpo, proviamo a pensare di renderlo accogliente, con lo sguardo rivolto alla neonata che siamo state e a tutte quelle che verranno dopo di noi…