Difficile adattarsi all’idea che una gravidanza abbia inizio ma si interrompa da sè, sfuggendo al nostro controllo. Eppure succede, e anche spesso: una su tre di quelle accertate con il test che si può effettuare facilmente in maniera autonoma esita in aborto spontaneo, e parecchie altre sicuramente non proseguono, interrompendosi in una fase molto precoce, senza che la donna ne sia consapevole. Per capire questo fenomeno, che frequentemente ci appare crudele, soprattutto se capita dopo ripetuti tentativi di iniziare una gravidanza, dobbiamo cambiare il punto di vista e guardarlo con gli occhi della natura, cioè della biologia. La stragrande maggioranza degli embrioni che vengono espulsi nel primo trimestre è affetta da anomalie tali da non permettere una prosecuzione normale del loro sviluppo. In parole povere, se in seguito alla fusione di uovo e spermatozoo non si creano le condizioni adatte, in cui tutti i meccanismi funzionano a dovere, quella masserella di cellule non è destinata a continuare il suo cammino. Ma sappiamo anche che molti fattori possono influenzare l’avvio e l’evoluzione regolare di una gravidanza. Sempre di più gli effetti ambientali rendono evidenti le difficoltà che l’organismo umano incontra nell’adattarsi a condizioni che cambiano di continuo: per esempio, ogni giorno vengono prodotte e immesse nell’ambiente molte nuove sostanze, derivanti dall’attività di ricerca e industriale, con strutture chimiche sempre diverse. Gli esseri viventi devono quindi adattarsi a permanenza al potenziale effetto dannoso di questi composti. Se ci aggiungiamo uno stile di vita poco sano, dal punto di vista alimentare e di abitudini (fumo, alcool, droghe), non si fa fatica a pensare che tutti i processi legati alla riproduzione possano subire importanti influenze negative. Anche una condizione psichica cronicamente alterata (stress, depressione) parrebbe ripercuotersi sfavorevolmente su inizio e prosecuzione di una gravidanza. L’ambiente in cui si compie il delicato sviluppo dell’embrione è quello del corpo femminile: averne cura, fin da quando lo sviluppo della bimba inizia e si svolge nell’utero materno, rappresenta una cautela fondamentale non soltanto per lei, ma anche per le generazioni che verranno dopo di lei.
A chi fosse interessata ad un percorso di monitoraggio e ricerca, segnalo questa iniziativa: Studio per promuovere la salute delle future mamme.
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ha ideato MammaInForma, uno studio per la promozione della salute preconcezionale totalmente condotto su internet, per favorire comportamenti che migliorino la salute della futura mamma e del suo futuro bambino. Lo studio coinvolge tutte le donne che stanno pensando di avere un bambino e identifica in maniera personalizzata i fattori di rischio che possono interferire con la riproduzione, la gravidanza e la nascita, proponendo così consigli mirati per una prevenzione di questi fattori.La partecipazione allo studio prevede la semplice compilazione sul sito web di due questionari, al momento dell’adesione e dopo 6 mesi.
Se vuoi partecipare allo studio visita il sito www.mammainforma.it.